Descrizione
“Prigioniera di un amore mediatico” è una raccolta di ventisette poesie che hanno come protagonisti Afrodite e Ganimede; Ganimede è una figura della mitologia greca, il cui tema mitico è costituito dalla sua bellezza; in poesia Ganimede divenne il simbolo dell’attrazione e del desiderio omosessuale.
Come nei miti Ganimede attirò l’amore di molti, in questa raccolta diviene l’oggetto d’amore di Afrodite, la dea che rappresenta la potenza irresistibile dell’amore e l’impulso alla sessualità che stanno alla base della vita stessa. Non è solo il racconto di una storia d’amore tra un uomo e una donna, ma anche la storia di due anime che si toccano, si uniscono e si ritraggono, ponendoci di fronte all’ignotum che è l’amore; e di fronte a quest’ignoto, l’anima non può fare altro che cantare la propria imperfezione, dipendenza e sottomissione, note di una melodia che la scrittrice, attraverso questi versi, sa rendere dolce, appassionata e a tratti struggente. Vividi e ricercati sono i riferimenti classici in quest’opera, permeata nella sua interezza da un’interessante contaminatio di poesia greca e latina e un’originale commistione tra antico e moderno. Il tutto offerto al lettore con uno stile immediato e comprensibile: la quasi totale mancanza di punteggiatura libera l’espressione poetica da inutili orpelli che sarebbero superflui in un’opera già così ricca di ricerca e approfondimento.
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