Descrizione
Siete mai stati nel Parco di Scrocchiaforte?
È un posto come un altro ma con una specialità: l’unica bocciofila nel mondo-che-potete-vedere-con-i-vostri-occhigestita da PorcoGino, protagonista di una lunga storia, suddivisa in episodi, derivati dai racconti che l’autore faceva a suo figlio inventando di volta in volta personaggi, situazioni, ambienti.
Oltre al campetto di bocce, PorcoGino gestisce anche un piccolo ristoro, per rifocillare i porcelli accaldati e schiacciare un pisolino di tanto in tanto, quando il caldo afoso toglie ogni spirito d’iniziativa.
C’è un problema però: i porcelli che frequentano Scrocchiaforte sono “più rissosi delle cimici” e molto spesso si accapigliano, anche per futili motivi; diciamo che non hanno proprio un comportamento esemplare nelle relazioni sociali e basta un nonnulla per darsele di santa ragione.
PorcoGino, grazie ad un paio di pelosi occhiali magici, sa riconoscere le giuste cause e trova sempre il modo di mettere pace e – soprattutto – di rendere ragionevoli i focosi suini, con una saggezza e una pazienza davvero esemplari, anche se pure lui le prende sempre, finendo “saccagnato” di botte ad ogni episodio.
Eppure lentamente, con grande costanza, il duro lavoro del saggio occhialuto porterà i suoi frutti: presto o tardi i porcelli riusciranno a finire una partita senza dover ricorrere alla scatola dei cerotti.
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